Ci sono almeno tre buoni motivi per interessarsi a quella che viene ormai chiamata la “questione gender”.
Il primo è la polemica scatenatesi già nella primavera scorsa a proposito di alcuni aspetto della educazione all’affettività praticata nelle scuole, la quale ha trovato violenta opposizione in quanti ritengono che essa non si limiti ad insegnare il rispetto per tutti gli orientamenti sessuali o di genere, ma intenda in realtà spingere o comunque autorizzare i bambini ed i ragazzi a scelte eterodosse e “sbagliate” in materia di sessualità, famiglia, riproduzione.
Il secondo è la curiosità che spontaneamente sorge di fronte alla recente comparsa e alla rapida diffusione del termine “gender” in concomitanza e/o in alternativa al più tradizionale “sesso”; che cosa significa? come si traduce in Italiano? esiste una teoria gender? che cosa sostiene?
Il terzo motivo è quello che rende l’argomento di grande attualità, politicamente e socialmente scottante: l’inizio della discussione in Parlamento del Disegno di Legge Cirinnà, la legge che dovrebbe finalmente regolarizzare e regolamentare le numerose forme di unioni di fatto, sia etero- che omosessuali, esistenti in Italia. Cosa deve dire la legge? Cosa deve consentire e cosa no, per quanto riguarda le “unioni civili”? E in particolare, come deve definire la delicata questione della adozione da parte di coppie omosessuali?
Su questi punti interviene nel suo ultimo libro Michela Marzano, chiarendo alcuni equivoci, esponendo le proprie idee e convinzioni, e prendendo apertamente posizione a favore della più ampia apertura alle richieste che vengono dalle nuove forme di convivenza.
Vi aspettiamo per parlarne giovedì 11 febbraio all’Auditorium Dina Orsi di Conegliano.
Per saperne di più:
Contrari | . . . e no |
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Giuseppe Vacca | Chiara Lalli |
Giovanni Corsello | Letizia Paolozzi |
Massimo Ammaniti |
Come funziona nel resto d’Europa |
Gli studi sui figli delle coppie gay |